Non è un gran momento: io e la scrittura stiamo rientrando in conflitto, sono riprese le ostilità, le vecchie ruggini, le insuperate incomprensioni. Siccome lei è più forte, mi ritiro io, in buon ordine. Una volta lessi della decisione drastica, da parte di una blogger, di smettere di scrivere. Non lo capii allora, né posso dire se è il mio caso: chi lo sa come vanno queste cose? Per il momento penso che, qualunque cosa facciamo, nel passato si trova di sicuro chi ci ha rubato l’idea: e anche l’idea opposta, quella di rimettersi al lavoro, e di scrivere un’opera necessaria. Ma stiamo tranquilli: non ho le illusioni che molti covano – a torto – su se stessi e nessuno dovrà recensire con imbarazzo niente di mio. Per intanto, mi prendo una breve, media, lunga, istantanea, volante, definitiva pausa.
20110207#
07/02/2011 di lucypestifera
Pubblicato su scrivere | 19 commenti
19 Risposte
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Capita spesso di prendersi delle pause ed giustissimo.
Mi spiace solo di essere capitato qui proprio in prossimità di una di queste..cmq aspetto tranquillo, confido che una “tanghera” che si rispetti non starà a lungo in silenzio.
a.y.s. Bibi
Sì ma altrove è un mortorio…
che caratteraccio ‘sta ragazza
da caratteraccio a caratteraccio, il mio saluto, Lucy, è un neanche tanto celato desiderio che la ‘pestifera’ torni sui suoi passi. En tout cas, je suis là
di ripensamenti sono la decana.
anche dei ri-ripensamenti.
poi faccio come mi sento, sparisco, resto, vado, torno… tanto, per chi cambia veramente qualcosa?
ciascuno è solo, eppure nessuno è solo.
da quando ti conosco so quanto vali, so quanto ti costa il tuo cammino, e so il coraggio con cui affronti ogni giornata.
un attimo di smarrimento è comprensibilissimo in una mente preziosa come la tua, e nella tua anima che sa scandagliare l’umanità.
sai che ci sono.
Seguire i momenti senza rinunciare a viverli, restare sul chi va là, taccuino a portata di mano, mente libera.
Va bene così Lucy, è parte della cosa. Dello scrivere intendo dire.
In NZ è normale, lungo le strade/autostrade trovare cartelli che dicono “drive to the conditions”.
L’ho trovata un’indicazione illuminante, molto più del classico “vietato oltrepassare i 50 km/h”.
è così anche per tutto il resto.
“Write to the conditions”
“Live with the conditions”
Alla prossima.
Ti sei offesa perchè ti ho chiamata davvero nonna, vero?
Che ti sia dolce la pausa (io, però, ogni tanto tornerò, sperando in cuor mio che sia concluso il tempo del silenzio)!
io faccio come Aitan, tu segui i consigli di Cristina, noi comunque ti vogliamo bene, lo hai capito questo vero?
oh yes, I know
cara lucy, hai scritto quel che penso io, a volte.
poca voglia di parlare o scrivere.
diciamo che io ora scrivo: qualche rigo, a fatica, sul blog.
capisco, però.
un abbraccio solidale Lucy per il momento “non grande”
mi piace pensare a quel “rientrando” anche come ad una immersione di te e della tua scrittura nel dentro (ok ok. che è in conflitto…) e non solo ad un conflitto che si ripete fra te e la tua scrittura nel fuori;
mi arrampico in sofismi lo so, ma è solo per dire che dopo una immersione c’è l’emersione e lì ti aspettiamo 🙂
ciao!
Ti dai per sconfitta?
Peccato. Ti credevo una tosta.
ci sono. e voi “ci” siete, e questo è importante.
janno: sono cotta, non tosta. e tu, come stai?
allora?…
telefono casa.
chiamo io cri: se ritrovo l’agenda con il tuo numero! perdo pezzi, ogni giorno. rimandami il numero fisso via mail.
Lucy, io appaio tu svanisci?
Didò è sempre nel tuo cuore come ovocellula in placenta?
didòoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo tante ovocellule! smuà!
sei cotta?
Uhm, l’amore scotta, è vero. 😉
Io sto bene, ma tu non mollare. E’ quello che vogliono. Continua a rompere le palle a tutti.