O la strizza è tanta, o è decotto del tutto, ma sta dando i numeri. Siamo – è – orgogliosamente fermo al 1994. Sta srotolando – lo vedo su Sky – delle mostruosità, delle bugie, delle fandònie colossali all’assemblea dei Cristiano Riformisti. Con il pianto in tasca sta raccontando dei valori della famiglia, della tolleranza, della giustizia, del rispetto soprattutto nei confronti dei più deboli. Gay e professori sono avvertiti: i primi non saranno mai equiparati nei diritti alle coppie normali, i secondi si guardino dal diffondere contenuti che abbiano a che fare con il comunismo. Se non fosse che sono passati 17 anni tragici, vergognosi, inenarrabili, ci sarebbe da ridere a crepapelle. E’ uno sforzo colossale questo che sto facendo per ascoltare anche solo il suo eloquio. Come su una fetta sempre troppo cospicua di italiani ha un potere fascinoso, così su di me ha il potere di irritarmi nel giro di trenta secondi. Parole e argomenti chiave: amor di patria, famiglia, responsabilità di governo, imprese, tolleranza, libertà, quello che abbiamo fatto in due anni, riforma della giustizia, riforma della pubblica amministrazione, del federalismo fiscale: questa, moderna, servirà a combattere l’evasione; svariati mali ereditati dal passato, quoziente famigliare, sussidiarietà come valore cristiano, io cresciuto dai salesiani, disabili veri, disabili finti. La diaspora del FLI ci farà bene perché non potevamo con loro presentare la legge sulle intercettazioni, che insomma uno non sa se alzando il telefono sarà ascoltato o no. Sta girando attorno ai problemi, mero contorno, bazzecole, per arrivare dove gli interessa. Cioè continuare a salvarsi il culo. Viva l’Italia!
La paura fa…
26/02/2011 di lucypestifera
Pubblicato su dove va l'italia, politically incorrect, umorismo | Contrassegnato da tag carnevale, miracoli italiani, no comment | 7 commenti
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Sei troppo brava se riesci a guardare e ad ascoltare.
Io non posso sopportare neppure “il sentirne parlare da altri”.
Vorrei cancellarne l’esistenza se solo potessi!
Ciao,
Carmen
trenta secondi anche meno, carmen. è sgradevole anche solo la pronuncia, come ho detto altre volte. siamo molto in là, comunque, molto molto in là nell’indecenza. sempre a parlare di questi comunisti. ma chi li ha visti i comunisti? qui, in italia? ma dài!
il fatto è che il culo se lo salva eccome!
ma non è lui che non riesco più ad ascoltare, sono quelli che lo osannano, i panzoni orridi che lo appoggiano
le vespe che lo insalivano
i pressappochisti e gli ignoranti che lo acclamano e lo votano!
i pastori tedeschi che lo assolvono.
sono questi che mi fanno venire il vomito.
per brevità io mi concentro su di lui, perché è la summa di molte sconcezze. tipetti come cicchitto, con quella faccetta da madre superiora untuosa, non durerebbero un attimo, ritornerebbero nell’ombra in cui stavano, eletti, non eletti chissenefrega. basta che me li tolgano da davanti agli occhi.
“travisate le mie parole”: dopo meno di 24 h.
bravoooooooo!
toglietegli l’alcol, la coca, lo sciroppo per la tosse, fate qualcosa!
toglietegli attenzione. fate come se non esistesse.
chiedete a chi gli si oppone per stanca abitudine di rappresentare realmente la società civile.
hai ragione da vendere, valter. di fronte a tanto scadimento recuperare la fiducia dell’elettorato – naturalmente fondata – dovrebbe essere un giochetto da ragazzi, e invece…