nell’era informatica non sappia la commissione invalidi dell’asl ciò che lo stesso team di medici (medici!) conosce di un cittadino circa la sua patente di guida; non sappia lo stesso identico team di magnaschei ridanciano stronzo offensivo al solo guardarlo ciò che il medesimo cittadino ha prodotto come documentazione svariate volte in sede di valutazione grado di invalidità, ovvero per rilascio passy ZTL, ovvero per concessione ausili: stesso ufficio, corridoio, stanza ora tre, ora diciannove, ora ventiquattrovirgolasetteperiodico, ma sempre le stesse facce. non sappia niente, cada dalle nuvole, non risponda con chiarezza e gentilezza al cittadino, tratti il summenzionato come un nulla, parli dei cazzi propri, ridacchi e pretenda, soprattutto pretenda, che il summenzionato cittadino, bisognoso di un documento che gli spetta di diritto e che paga abbondantemente, non solo con la sua generale contribuzione nonché tasse, ma con fior di almeno tre versamenti diversi, intendasi il rinnovo patente, esiga, pretenda la summenzionata commissione, che l’utente, o cittadino, che ha contribuito ad abbattere un ettometro di foresta per le fotocopie che ha prodotto alla predetta commissione, esattamente la stessa, nelle sue molteplici e compartimentate stagne mansioni, sia di volta in volta ingegnere del traffico, avvocato, medico. chiedersi che ne è del cittadino settantacinquenne con quinta elementare, un po’ sordo.
Archive for the ‘alieni’ Category
publica officia – ovvero kafka a questi gli spolvera i faldoni
Posted in alieni, democrazia, dove va l'italia, politically incorrect, storie di ordinaria follia on 20/06/2014| 2 Comments »
alieni
Posted in alieni on 19/11/2013| Leave a Comment »
ho due bozzi tra i capelli
e un prurito diffuso
sulla schiena: spunteranno
squame e antennine verdi
torneranno a prendermi
tornerò al mio pianeta
con gli anelli
ubi maior minor ignorat
Posted in alieni, animals on 12/07/2013| Leave a Comment »
vorrei poter pensarla come la maggioranza che in maggioranza preferisce pensare come la maggioranza, ma la penso come la minoranza: non quella che in maggioranza preferirebbe pensarla come la maggioranza con alcune sfumature di distinzione, ma come la minoranza che in minoranza non preferisce niente, pensa qualcosa e basta. poi scopre che non la pensa quasi come nessuno in quasi niente: ed è lì il problema
Anna Maria Curci, Distici del disincanto
Posted in alieni, amori miei, i miei poeti on 07/09/2012| 2 Comments »
ci vuole orecchio, ci vuole coraggio
Alieni 5
Posted in alieni on 22/07/2012| 9 Comments »
detesto essere venuta al mondo, far parte della compagnia
ma non vorrei farlo sapere: almeno non così, non dirglielo sul muso,
alla compagnia, che ha tanta colpa quanta colpa ho io,
lanciati tutti come sassi in questo stagno di mondo
ti racconto, amore, una storia
Posted in alieni, poesia on 28/05/2012| 3 Comments »
presero un pezzo di roccia
lo spezzarono e gli diedero
un cuore dei polmoni un fegato
da quel pezzo di roccia spezzata
(quella che intanto stava in un canto
separata ad aspettare)
trassero me una me informe
e sciancata che quegli dei
sdegnarono per primi
esposto al sole e al vento
e alla rabbiosa pioggia di levante
il coccio si indurì cercando
impaziente il suo pezzo amante
quello che portava la madre
delle sue molecole delle sue catene
ma invano: al pezzo principale
era cresciuta intanto un’anima
una cosa trasparente come un velo
da sposa tra l’azzurro e il bianco
il sasso duro e graffiato
da qualche inverno passato
nell’acqua salata dove il fiume
finisce e si confonde nel mare
sbozzato dalle onde della risacca
trascinato su una riva melmosa
si faceva uno spirto da sé ch’entro ruggiva
ma piano che non si poteva
il sasso secondo un po’ sasso è rimasto
il sasso madre splendente d’azzurro
ne ebbe pietà e vide che era cosa buona
gli incastri rimasti a coda di rondine
perfetti per ricomporre quell’uno
più grande. un’anima in due
era bastevole ad entrambi.
vai a: http://www.lestroverso.it
Vecchi
Posted in alieni, humanitas, pensierini on 22/01/2012| 8 Comments »
Sono sulla buona strada per diventare una vecchia terribile, di quelle che se la godono e fanno ammattire tutti. E’ una vita che mi alleno a non farmi incastrare nella melensaggine degli affetti senili, ma, al contrario, a rendere la pariglia alla vita, anello di una catena sulfurea e solforica. Una di quelle vecchie da romanzo, che quando le vorrebbero far fuori, ci restano secchi: come in una specie di Delitto e castigo rovesciato.
Congedo della viaggiatrice nient’affatto cerimoniosa
Posted in alieni, poesiasifaperdire on 06/11/2011| 9 Comments »
Che ho da fare io più qui?
Qui e altrove?
Deserto
e altro deserto.
La moda impone domande.
Io volevo qualche risposta,
da ragazza di paese.
Macchie scure.
Ombre.
Esc
Befane
Posted in alieni on 30/09/2011| 6 Comments »
Vorrei che quei rari momenti, specie la sera, in procinto di andare a dormire, come adesso, quei rari momenti vagamente epifanici, probabilmente frutto di cicli vitali, di discese e ascensioni di flussi linfatici, non di strabilianti illuminazioni, ecco, che uno di quei beati momenti in cui non mi importa un cazzo di niente e nessuno, durassero: un giorno, non chiedo tanto. Fino a domani, o fino a saldarsi con il prossimo celestiale minuto di assoluta felice estraneità e anaffettività, fino a costituire una catena ininterrotta di colossale e possibilmente protervo menefreghismo.
As they are – 2 – (Non) parlare di politica
Posted in alieni, politically incorrect on 12/05/2011| 13 Comments »
Mi auto-sospendo per le orecchie avendo parlato da sempre di politica a scuola con i ragazzi. Diceva Luca, un paio di anni fa, mentre si parlava dell’età neroniana: “Sa, prof, ieri ho sostituito “Berlusconi” ogni volta che trovavo scritto Nerone, e il discorso filava liscio liscio, specie sui processi per lesa maestà”. Mi auto-sospendo da subito, e per le orecchie, perché sono venticinque anni che, mostrandomi la storia della letteratura mondiale i segni del dissenso nei confronti dei pezzi di merda della politica di ogni tempo, io, parlando di letteratura, non posso che essere incappata e continuare ad incappare in discorsi politici, per giunta contrari. Potrei giusto fare dei corsi monografici su Vincenzo Monti: il ritrattatore per eccellenza, in cui questi burattini alla Fabio Garagnani troverebbero dei motivi di rispecchiamento.