a qualcuno accade
la sfortuna di restare
bambino mentre per le vie
della vita passano tra clangor
di buccine infiniti imperatori nudi
Archive for the ‘echi ridotti’ Category
echi ridotti #50
Posted in echi ridotti on 23/05/2016| 1 Comment »
echi ridotti #49
Posted in echi ridotti on 23/05/2016| Leave a Comment »
è l’ora che il desìo si volge all’acqua
poi silente la mano il lume
spegnerà a favorire il vuoto
benefico di poche ore nude
nell’assenza profetica di morte
senza la quale non avremmo vita
morire ogni notte senza morire
per vivere ogni giorno senza vivere
echi ridotti #48
Posted in echi ridotti on 25/03/2016| 1 Comment »
giornata propriamente uggiosa
non ne so il sapore ma lo posso
immaginare dall’umore. è il giorno
ch’al sol si scoloraro etc. etc. ma i rai
non ci sono affatto e perciò – povero cristo
anche tu – : che scolorerai? il mondo ‘sì
prosegue dirittamente sfigurato
non v’è morte che lo possa trattenere.
dio è morto dice nice: ma nessuna razza
di eroi – bugiardo che fu! – l’ha rimpiazzato.
echi ridotti #47
Posted in echi ridotti on 18/05/2015| 2 Comments »
sono sempre quella
del sasso e della fionda
che mi tiravo in testa
sbagliando mira
echi ridotti #46
Posted in echi ridotti, poesia d'occasione on 14/04/2015| Leave a Comment »
si scopre con stupore
che anche lo scrittore
muore di tumore
o muore perché è vecchio
come ogni altro signore
di una certa età
a un certo punto non ce la fa
se si guarda allo specchio
vede rughe e macchie
non lo salva il carisma
è umano più che umano
della nostra stessa risma
anche se si chiama
Grass o Galeano
echi ridotti #45 (aprile è un mese gentile)
Posted in echi ridotti on 02/04/2015| 2 Comments »
mio caro Thomas [che poi ti amo]
aprile è il più gentile dei mesi
[che io modestamente vi nacqui]
mese di luce [perciò io mi chiamo]
mese di vento [e io son strega]
mese di forza [niente mi piega]
mese d’amore [ai due io piacqui]
mese di festa [quando discesi]
quando verrà l’ora di tornare
piaccia a colui il mese non cambiare
echi ridotti #44
Posted in echi ridotti on 14/11/2014| 1 Comment »
perché dovrei essere più riservata
più modesta più silenziosa più separata
meno malata più giudiziosa
e più alla mano e meno diretta
più spiritosa e meno schietta
meno sganascio meno sfascio
più armata fortificata ma non indurita
amabile fruibile ma non strattonabile
potrei provare a essere incrollabile
tetragona con la gonna ma non tetra
giudiziosa e non giudicante
disposta all’altrui giudizio
senza nemmeno un vizio
fedele cantatrice calva con la cetra
io ferma io nobile io coscienziosa
io accogliente e non oziosa
ritta eretta ma spontanea e sciolta
non troppo intelligente ma non del tutto stolta
robusta di tempra l’alito perfetto
l’abito col pizzo sul colletto
una perfetta governante
di me medesima senza desideri
guardare avanti e non pensare a ieri
ma sono come sono “un gran macello”
credo che sia questo il mio bello
echi ridotti #43
Posted in echi ridotti on 27/09/2014| 2 Comments »
contenta a volte della ristrettezza
dei miei orizzonti della furibonda
ricerca della stasi guardo in giro
le ansie dell’andare di esserci
la fattezza di volti concentrati
sull’immane profondità di se stessi.
se stessi più attenta a me che non al mondo
guardando dentro fino a contemplarmi
vedrei cose migliori di quanto io non creda
trarrei la forza per vendermi al miglior
offerente. ma l’orso e il cane e il ghiro
mi sbadigliano assonnati nei recessi:
c’è da dormire e da andar per cibo
e tanti uomini da osservare. tu lascia
stare: vivi la vita come viene
che tanto va e quasi orma non lascia.
echi ridotti #42
Posted in echi ridotti on 22/08/2014| Leave a Comment »
sublime specchio di veraci detti
‘o scostumato, ‘o parlanfaccia
quando dico i miei versi maledetti
chi mi piglia a sassate
chi si lava la faccia
echi ridotti #41
Posted in echi ridotti on 18/06/2014| 1 Comment »
solo fino al solstizio d’estate:
poi tutto avrà altro ritmo e senso
sarà come, non so, talvolta penso
che a dirvelo ve ne dispiacciate,
fare un viaggio per non farne un altro.
come dire questa complicazione?
anche a me dà una certa emozione
non trovar modo più svelto più scaltro.
dire, per esempio, sì, insomma, così,
che più non potrò sempre essere qui.
[un respiro di sollievo! la tosi
che non impazza più, che non tormenta
con i suoi brutti versicoli odiosi!]
starò in silenzio un mese, o forse trenta,
forse per sempre. lascio tutto aperto:
com’è la mia vita, col suo incerto.