ho vissuto tanti anni senza sapere niente di goliarda sapienza e credo che continuerò così: tanto, in rete, c’è pieno di entusiasti estimatori alla moda che mi mettono certi bei pezzi che è come leggerla. non mi piace abbastanza da cercarne i volumi anche perché le mode, essendo sorpassata, non mi pertengono. dal centinaio di righe che avrò letto, bastevoli a formulare un giudizio webbico, direi che può essere collocata tra gli autori che reputo neo-dannunziani. e dunque, avvitando il post alla proposizione iniziale, ne faccio volentieri a meno.
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si può morire senza averli letti
Posted in leggere, letteratura con la para, non puoi non averlo letto! on 09/09/2013| 2 Comments »
La strada
Posted in non puoi non averlo letto!, poesiasifaperdire on 22/03/2011| 20 Comments »
L’ho dissepolto da sotto una pila
lì da molto tempo quel libro: l’ennesimo
dei necessari imprescindibili. Fa freddo:
una primavera ostile di sole novembrino
che mi riporta il prunalbo e l’albicocco
tra le molte stecchite piante. Più freddo
ancora tra le pagine, e grigio e bianco che pare
di non poter più respirare. Un uomo
e un bambino col carrello della spesa.
Io e i due a chiederci se
andremo a sud
o ad ovest.
Letture
Posted in leggere, non puoi non averlo letto! on 17/03/2011| 9 Comments »
Due libri di narrativa nordamericana: uno del 1961 e uno del 1985. Uno sfuggitomi probabilmente perché, da quello che ho potuto capire, non è apparso all’altezza delle altre opere dello stesso autore e di conseguenza ha ricevuto poca considerazione nel tempo, l’altro non letto perché, pur sapendo della sua esistenza, l’ho evitato accuratamente – anzi ho evitato l’autore in toto – fino a che ho potuto, come spesso mi accade con i romanzi di successo. Quando mi pare di aver raggiunto un grado insostenibile di ignoranza in un dato campo, poiché non faccio altro che trovarmi tra i piedi un certo autore e le sue opere, e tutti a dire grande!, imprescindibile, romanzo “necessario” (a che? io ho campato benissimo senza per ventisei anni e avrei sicuramente campato uguale, anche sul piano emotivo, letterario, estetico, scrittorio per il resto della mia vita, ora che so), allora lo acquisto – e già questo, col senno di poi – e lo leggo. Insomma la, per me, incommensurabile, inutile, prescindibilissima sòla è
Bret Easton Ellis, Meno di zero, Einaudi
il capolavoro sottovalutato
Bernard Malamud, Una nuova vita, Minimumfax
Forse ci torno, motivando. Ora no, ché mi preme di più il disastro giapponese. Ci tenevo a fissare due impressioni minime.
Libri a naso
Posted in leggere, non puoi non averlo letto! on 28/12/2010| 11 Comments »
Quando posso andare in libreria mi sento bene (almeno fino a che non è ora di andare alla cassa). Da tempo quello che posso comprare lo ordino su IBS e più o meno arriva, non come promesso, ma arriva. Ieri ci ho comprato un saggio per mia figlia, che leggerò anch’io, e un altro paio di cosette, ma: andare in libreria! è un’ altra cosa. Tra questi e quest’altri, i libri nuovi di questa tornata sono (ci sono anche dei rimpiazzi di roba letta e andata persa: i soliti prestiti a fondo perduto):
I. Calvino, Ultimo viene il corvo; La nuvola di smog; La formica argentina; La giornata d’uno scrutatore
Breat Easton Ellis, Meno di zero
Raymond Queneau, Esercizi di stile
Alice Munro, Le lune di Giove
Cormac McCarthy, La strada
William Shakespeare, I capolavori
Roberto Bertinetti, Londra
Nadine Gordimer, Beethoven era per un sedicesimo nero
Joseph O’ Connor, Una canzone che ti strappa il cuore
Catherine Dunne, Donna alla finestra
Laurence Cossé, La libreria del buon romanzo
Savina Dolores Massa, Mia figlia follia
cur. U. M. Olivieri, Un canone per il terzo millennio
L. Chines, C. Varotti, Che cos’è un testo letterario
Giovanni Arrighi, Capitalismo e (dis)ordine mondiale
Luca Canali, Identikit dei padri antichi. Sedici scrittori latini e cristiani
Ho lasciato due rimpiazzi di John Barth, e numerosi altri libri che sussurravano “psss, psss, prendi anche me, prendi anche me!” anche perché, oltre ai soldini che scarseggiano e i libri che costano un botto, il maritozzo senza panna voleva che andassimo dritti da ikea perché “ci risiamo con le pile per terra”. Io ci farei il bagno, come Paperon de’ Paperoni nei dollari. Le pezze al culo, pane e latte, tanto siamo tutti grandi, ma guai a toccare i libri. Ho rallentato notevolmente, ma non mi posso fermare. Per me sono aria pulita (a volte anche aria fritta, a essere sinceri, ma mi càpita raramente: se non ho il naso troppo tappato io li annuso, e loro non possono mentire a questo cane da tartufo).