Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for the ‘versi sciatti e indigeribili’ Category

mi sono stancata delle sfumature.
quando per troppa gioventù
non le vedevo ero un’ingenua
dovevo crescere. quando cominciai
a vederne e a parlarne divenni
una rompiscatole.
adesso lascio cadere – se posso – i mezzi toni
le cose dette e non dette le immagini
che tradiscono un infinitesimo
essenziale particolare: non ne vale
la pena. ci sono travi e macigni
– d’altra parte – nella realtà che aspettano
il mio sguardo. e per qualcuno queste
sono le sfumature.

Read Full Post »

e non pensavo
giuro non pensavo
quando pure t’amavo
con tutto il trasporto
che la natura mette
alle madri in corpo
che tu saresti diventata
il centro di tutto
senza fronzoli e orpelli
senza cornelia
che mostra i suoi gioielli.
vorrei tornare indietro
per ritoccare il quadro
casomai abbia mancato
di un sorriso o dell’ascolto
che niente t’abbia a turbare
che nel ricordo di me tu possa
ridere riflettere ricordare
una donna che un destino
– per tante specie assassino –
t’ha messo accanto
– per una volta gentiluomo –

Read Full Post »

una cosa spero:
di non aver detto mai
e mai aver scritto
niente di “ispirato”
niente di poeticamente
poetico.
spero di aver scritto
spero di aver detto
cose normali
niente di volatile
e sfumato poeticamente
polisemico.
spero ancora
di essere stata
al mondo per rompere
per strappare
per mettere dita
negli occhi
per accecare
per alzare la testa
e tirare su col naso.

per imparare a stare
sola e fare finta di niente.

Read Full Post »

ci sono cose che non faccio più
e altre di cui non voglio più parlare
ho usato tutte le parole tutti i segni
ho cercato e creduto in quello che cercavo
trovato in parte in parte era un abbaglio
tutta la vita un sogno
dal sogno al sonno
e non faremo, non parleremo più

Read Full Post »

la mia è vita
che si sottrae
che si ritira
e in questo
non starci
– che mai
avrei pensato –
ho trovato
un senso
– penso –
uno dei tanti
– niente di che –
una specie
di pertugio
di anfratto
da cui spiare
l’infinito

Read Full Post »

voglio che mi baci voglio uno
di quei baci che ravanano in profondo
di quelli di allora – ricordi? – quando il mondo
bruiva in sottofondo e non ci importava di nessuno

Read Full Post »

quell’incoercibile sensazione
di essere inutile tuttavia
tragicamente sola e abbandonata
me la porto come una costrizione
che impedisce al senso di tutto
di farsi scorgere nel suo pieno
per brevi lampi o brandelli, almeno.
e non c’è modo di cacciarla via
di vivere la vita per quel che è
accettandone lo scacco, così com’è.

Read Full Post »

ci dev’essere qualcosa di genetico
a far sempre le cose all’ultimo minuto
una sfiducia cieca nel futuro
il pessimismo cosmico e quotidiano
la scarsa autostima che ti fa rinculare
e rimandare e declinare inviti appuntamenti
obblighi fino al limite estremo etico
che se andassi oltre potresti
apparire quasi incapace di rispetto.
è l’angoscia che ti porti – invece –
rinchiusa dentro il petto
la richiesta pressante di un senso fottuto
che rende tutto precario fallimentare
incredibile a farsi a compiersi
alla fine inutile nella immane confusione
della tua vita elementare.

Read Full Post »

mi sento come ci si sente
quando si è dimenticati
un po’ in disparte come alle feste
la bruttina che nessuno cercava
quella che portava
le torte fatte dalle sue sante mani
quella che non ballava
nota fino all’ indomani
quando ricominciava presto
lo sfottò l’indifferenza
qualche sgraziato gesto
dei più scalmanati.
non reca traccia la storia
delle bruttine in disparte.
non so perché ho memoria
di una cosa non mia
di una mai recitata parte.
è suggestione è simpatia
di vecchia che si pente.

Read Full Post »

c’è gente più allergica di me
che se parlo dei vostri gatti
si dimena sulla sedia si gratta
starnutisce e mi interrompe
con voce afona: non hai altro
argomento? ma come, proprio
ora che provavo con l’aggiornamento
a passare dal tre per cento
dei cinofili al millanta dei gattari?
[per quanto una faccia non è mai in pari]

Read Full Post »

Older Posts »