ai poeti ostinati
la poesia, come la nostra vita,
non è immortale – oggi non è immortale -,
non ci seguirà nemmeno nella tomba:
e non rende immortale alcunché.
ma non è, sia chiaro, sfogo.
è un mutante, e una mutanda:
da calzare per coprire malamente
la vergogna di essere vivi.
Mi emoziona e condivido infinitamente, e vorrei sottolineare le tue parole quando scrivi “ma non è, sia chiaro, sfogo”.
Azzardo se nel dire che questo breve, e a mio avviso essenziale manifesto sulla poesia, scolpisce senza enfasi ma con lievissima ironia e ci lascia immaginar evocando tante righe sventolate qua e là?
Grazie.
molto brava. però non condivido la conclusione. buon giorno